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La pedagogia teatrale contro il bullismo e l'emarginazione scolastica

Lunedì 20 maggio scorso presso la Villa Comunale, sono stati resi noti i risultati di un progetto che ha coinvolto attivamente il Comune di Noci e parte della comunità scolastica nocese. Il tema è quello tristemente noto del bullismo, con riferimento a qualunque forma di violenza verbale o fisica perpetrata in maniera reiterata ai danni di qualcuno con scopi prevaricatori o lesivi. 

Il progetto promosso dall’associazione Zoe con il sostegno del Comune di Noci, il patrocinio del Consiglio regionale della Puglia e dell'Ufficio del Garante dei Minori della Puglia ha coinvolto i ragazzi delle classi seconde delle scuole secondarie di I grado Gallo-Positano, Pascoli-Cappuccini e si è articolato in tre momenti: un workshop informativo che spiegasse ai ragazzi l’entità del fenomeno, un laboratorio di ascolto e scrittura curato dall’attrice Claudia Lerro finalizzato ad incoraggiare l’espressione dei ragazzi e circoscrivere eventuali casi di emarginazione scolastica ed, infine, il momento conclusivo di presentazione dei risultati e obiettivi raggiunti.

A fare gli onori di casa, il sindaco Francesco Intini: “E’ sempre un piacere sostenere queste iniziative e aiutare i ragazzi a prendere coscienza del problema. In questo senso, è importante mettere in campo  una solida azione di prevenzione”. Dello stesso  parere l’assessore al Welfare Francesca Tinella; la parola è passata alla consigliera regionale, presidente della VI commissione cultura, lavoro e istruzione, Lucia Parchitelli che ha trattato dell’incidenza del fenomeno a livello regionale e delle azioni messe in campo per prevenirlo, rimarcando l’attenzione riservata dalla Regione all’argomento. Sul campo nella lotta al bullismo accanto ai nostri ragazzi, il Garante dei minori dott. Ludovico Abbaticchio che ha insistito sul valore del rispetto della persona e delle idee altrui, alle fondamenta della convivenza civile.

Il progetto non avrebbe avuto ragion d’essere senza il contributo essenziale delle due scuole, nelle persone della dirigente prof. Vanna D’Onghia (Gallo-Positano) e delle professoresse Patrizia Lippolis e Vera Scarcella (Pascoli-Cappuccini), intervenute nel corso della serata per ribadire la posizione delle scuole in prima linea al contrasto di questi episodi, oltre che la riconoscenza espressa a Claudia Lerro e a tutti i promotori dell’iniziativa per il suo buon esito. Le insegnanti hanno sottolineato anche l’entusiasmo con cui i ragazzi hanno accolto il progetto e la loro piena disponibilità a collaborazioni similari future. Nel merito della questione è entrata Angela Gentile, presidente di Zoe e promotrice dell’iniziativa: “Vogliamo rendere le scuole e la comunità nell’insieme dei luoghi sempre più inclusivi, perché anche la disabilità non venga vista come un qualcosa di “diverso” , ma ci fosse la sensibilità e soprattutto la cultura e preparazione giusta per accoglierla come una risorsa". La parola è passata al consigliere comunale Gianpiero Gentile, sua l’idea del progetto poi condivisa con l’associazione Zoe: “Sono felice che l’iniziativa abbia avuto dei feedback così importanti, ancora più felice di aver ospitato qui al tavolo dei relatori dei grandi professionisti, tra loro Claudia Lerro vero perno di questo progetto”.

Nota ai più come Porzia nella seguitissima serie RAI 'Le indagini di Lolita Lobosco', l’attrice e regista Claudia Lerro ha tenuto nelle classi delle lezioni di pedagogia teatrale, consentendo ai ragazzi di meglio conoscere le loro emozioni ed imparare ad esternarle. “Oltre l’affetto e la riconoscenza di voi tutti, ciò che mi ha colpito è l’entusiasmo con cui i ragazzi si sono messi in gioco. Da questa esperienza è emerso che Noci è un’isola felice, non ho rilevato casi importanti di bullismo ma è essenziale non abbassare la guardia” ha dichiarato la Lerro, riportando in anonimato alcuni scritti dei ragazzi. A sostegno del ruolo pedagogico del teatro anche la pedagogista e mediatrice Marzia Lillo, suo il monito ad accogliere il litigio o la ribellione negli adolescenti e negli adulti, come un atto fisiologico; la Lillo ha altresì relazionato circa le possibili strategie messe in atto per prevenire il fenomeno, prime fra tutte l’ascolto e il rispetto dell’altro e delle sue caratteristiche fragilità.

L’evento, partecipato da un numerosissimo publbico e moderato dalla giornalista Maura Carrelli, ha visto due momenti musicali: il primo a cura dei ragazzi dell’indirizzo musicale della scuola media “Gallo”, il secondo affidato al gruppo “Far from habit” del Centro Poliartistico “Scatola Sonora”.

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